10/10/2023

Efficacia di voce e musica nei neonati pretermine: la revisione Cochrane

Cochrane Library
La nascita pretermine può interferire con la maturazione cerebrale e i successivi eventi clinici e gli interventi talvolta necessari possono avere ulteriori effetti deleteri.

La musica come terapia viene offerta sempre più spesso nelle unità di terapia intensiva neonatale con l’obiettivo di migliorare gli esiti sanitari, la qualità della vita dei neonati pretermine e il benessere dei loro genitori.

Tuttavia revisioni sistematiche di differenti qualità metodologiche hanno dimostrato risultati ambigui sull’efficacia di vari tipi di stimolazione uditiva nei neonati prematuri.

Una revisione sistematica completa e rigorosa ha affrontato le controversie derivanti da studi e revisioni apparentemente contrastanti. E’ stata valutata l'efficacia complessiva della musica e degli interventi vocali per gli esiti fisiologici e di sviluppo neurologico nei neonati prematuri (< 37 settimane di gestazione), confrontata con le cure standard.

Inoltre, gli autori della review hanno cercato di determinare gli effetti specifici dei vari interventi sui risultati fisiologici, antropometrici, socio-emotivi, di sviluppo neurologico a breve e lungo termine nei neonati, sul benessere dei genitori e sul legame.

Le ricerche sono state effettuate nel novembre 2021 all'interno di Cochrane Central Register of Controlled Trials (CENTRAL), MEDLINE, Embase, CINAHL, PsycINFO, Web of Science, RILM Abstracts ed ERIC e nel febbraio 2019 in Proquest Dissertations.

Sono state esaminate le reference list delle revisioni sistematiche e degli studi selezionati per l'inclusione, e i registri degli studi clinici. Inoltre sono stati inclusi studi paralleli e trial controllati randomizzati in cluster, con neonati pretermine (< 37 settimane di gestazione) durante il ricovero in ospedale e con i genitori quando erano coinvolti nell'intervento.

Gli interventi consistevano in qualsiasi musica o stimolazione vocale fornita dal vivo o tramite una registrazione da un musicoterapista, un genitore o un operatore sanitario, confrontati con le cure standard.
La durata dell'intervento era superiore a cinque minuti e doveva ripetersi più di tre volte.

Musica, voce e sviluppo neurologico nei pretermine: i risultati della revisione Cochrane

Gli interventi musicali/vocali non aumentano la saturazione di ossigeno nei neonati durante l'intervento (differenza media (MD) 0,13, IC 95% da -0,33 a 0,59; P = 0,59; 958 neonati, 10 studi; evidenza a elevata certezza) e probabilmente non aumentano nemmeno la saturazione di ossigeno post-intervento (MD 0,63, IC 95% da -0,01 a 1,26; P = 0,05; 800 neonati, 7 studi; evidenza a certezza moderata).

La musica e la voce potrebbero non favorire lo sviluppo infantile (calcolato mediante la Bayley Scale of Infant and Infant Development - BSID) secondo il punteggio BSID dell'area cognitiva (MD 0,35, IC 95% da -4,85 a 5,55; P = 0,90; 69 neonati, 2 studi; evidenza a bassa certezza), secondo il punteggio BSID della scala motoria (MD -0,17, IC 95% da -5,45 a 5,11; P = 0,95; 69 neonati, 2 studi; evidenza a bassa certezza), secondo il punteggio BSID dell'ambito linguistico (MD 0,38, IC 95% da -5,45 a 6,21; P = 0,90; 69 neonati, 2 studi; evidenza a bassa certezza).

L’intervento probabilmente non riduce la frequenza respiratoria durante l’intervento (MD 0,42, IC 95% -1,05-1,90; P = 0,57; 750 neonati, 7 studi; evidenza di certezza moderata) e post-intervento (MD 0,51, IC 95% - 1,57-2,58; P = 0,63; 636 neonati, 5 studi; evidenza di certezza moderata).

Tuttavia, gli interventi musicali/vocali probabilmente riducono la frequenza cardiaca nei neonati prematuri durante l’intervento (MD -1,38, IC 95% da -2,63 a -0,12; P = 0,03; 1014 neonati, 11 studi; evidenza di certezza moderata) e ancora più dopo l’intervento (MD -3,80, IC 95% da -5,05 a -2,55; P <0,00001; 903 neonati, 9 studi; evidenza ad alta certezza).

La musicoterapia potrebbe non ridurre la depressione postnatale (MD 0,50, IC 95% da -1,80 a 2,81; P = 0,67; 67 partecipanti; 2 studi; evidenza con scarsa certezza) e nemmeno l’ansia di tratto dei genitori, ovvero la condizione di ansia temporanea (MD -1,12, IC 95% da -3,20 a 0,96; P = 0,29; 97 genitori, 4 studi; evidenza a bassa certezza). Mentre l’evidenza è molto incerta riguardo all’effetto della musicoterapia sull’ansia di stato dei genitori ovvero una forma stabile e cronica di ansia (MD -0,15, IC 95% da -2,72 a 2,41; P = 0,91; 87 genitori, 3 studi; evidenza di certezza molto bassa).

Non vi è sicurezza di eventuali ulteriori effetti riguardanti tutti gli altri esiti secondari a breve e lungo termine sui bambini, sul benessere dei genitori e sull'attaccamento.

Due studi hanno valutato gli effetti avversi come risultato esplicito d’interesse e non hanno riportato effetti avversi derivanti dalla musica e dalla voce.

Gli autori concludono che a causa della scarsa certezza delle prove per tutti gli altri risultati, non hanno potuto trarre ulteriori conclusioni sull’efficacia complessiva né sul possibile impatto di diversi tipi di intervento, frequenza o durata. Sono perciò necessarie ulteriori ricerche più solide, con meno rischi di bias e risultati più sensibili e clinicamente rilevanti.


Per saperne di più:

quadratino Musical and vocal interventions to improve neurodevelopmental outcomes for preterm infants
Haslbeck FB, Mueller K, Karen T, Loewy J, Meerpohl JJ, Bassler D. Cochrane Database Syst Rev. 2023 Sep 7;9(9):CD013472. doi: 10.1002/14651858.CD013472.pub2. PMID: 37675934; PMCID: PMC10483930.


Per approfondire:

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