Confronto tra l'etica degli scopritori dell'insulina negli anni '20 e le speculazioni delle case farmaceutiche USA
The U.S. Insulin Crisis — Rationing a Lifesaving Medication Discovered in the 1920sLe norme USA non prevedono alcun tetto al prezzo dei farmaci, lasciandolo alla libera concorrenza. Nel caso dell'insulina, la
libera concorrenza è molto debole richiedendo la sintesi strutture laboratoristiche complesse. Nella fattispecie in larga quantità la producono solo Eli Lilly e Novo Nordisk. Il costo medio da sostenere per un diabetico è di circa
50 dollari al giorno e le assicurazioni sanitarie sono disponibili a farsene carico solo per una parte.
Questo costringe molti americani ad approvviggionarsi in
Canada, dove la normativa nazionale invece prevede un prezzo al pubblico che è 1/5 di quello USA. Il confronto che viene fatto dagli autori dell'articolo è fra l'etica delle case farmaceutiche e quella dei due scopritori dell'insulina, Frederick Banting e John Macleod, ambedue Nobel nel 1923, che cedettero per 1 dollaro la licenza all'Università di Toronto affermando che "
l'insulina non è degli scopritori ma dell'umanità" perché prima che questa venisse identificata il diabete era una malattia sempre mortale.
Emergenza ipertensiva: un caso clinico
Acute Severe HypertensionUn caso clinico di emergenza ipertensiva (230/130). Indicazioni diagnostico-terapeutiche derivate dalla attuali
linee guida commissionate dal NEJM al nefrologo AJ Peixoto, Yale Univ.
Come intervenire nei casi di ostruzione lieve o media dell'arteria coronaria maggiore sinistra
Five-Year Outcomes after PCI or CABG for Left Main Coronary DiseaseConferma dello
studio Excel (NEJM, 2016), ma a 5 anni: nei casi di ostruzione lieve o media dell'arteria coronaria maggiore sinistra lo
stent medicato ha un outcome equivalente al by-pass.
Mortalità e morbilità dei calciatori
Soccer and Mortality — Good News and Bad NewsNeurodegenerative Disease Mortality among Former Professional Soccer PlayersStudio scozzese su mortalità e morbilità dei calciatori dimostra che se per questi la
mortalità per tutte le cause
è minore rispetto alla popolazione generale, la
morbilità per malattie neurodegenerative è tre volte superiore alla popolazione generale. Gli autori dell'articolo e i commentatori fanno riferimento ai
colpi di testa tipici del gioco del calcio che accadono 6-12 volte nelle partite ed altrettante sicuramente negli allenamenti. Naturalmente tanti autori e commentatori ritengono che giocatori e genitori delle giovani leve calcistiche non debbano avere paura, trattandosi comunque di un rischio con alto valore relativo, ma bassi valori assoluti.
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Ricordiamo che al New England Journal Medicine
Per NBST hanno accesso Azienda USL Centro e Azienda USL Nord ovest
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a cura del dottor. Luigi Tonelli, Direttore sanitario - Misericordia di Sesto Fiorentino