20/7/2022

Vaccino COVID, efficacia della quarta dose (secondo booster) contro la mortalità nei pazienti più anziani

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L'effetto di una quarta dose di vaccino contro COVID-19 sul rischio di mortalità per tutte le cause negli individui più anziani e fragili non è ancora del tutto conosciuto. Uno studio recentemente pubblicato ha cercato di valutare l’efficacia della seconda dose di richiamo.

L'emergere della variante B.1.1.529 (Omicron) di SARS-CoV-2 ha cambiato drasticamente il panorama della pandemia e ha generato un aumento di nuovi casi anche nelle persone più anziane e fragili che vivono in strutture di assistenza a lungo termine (long term care facilities - LTCF).

Poiché queste persone hanno il più alto rischio di gravi complicazioni a seguito di un'infezione, la precauzione e la protezione di questa popolazione rimane una priorità di salute pubblica.

Alla data del 5 aprile 2022, un totale di 9 paesi europei, compresa la Svezia, hanno raccomandato una quarta dose di vaccino contro il COVID-19 ad alcune popolazioni vulnerabili, come i residenti in LTCF e le persone di età pari o superiore a 80 anni.

Sono necessari dati sulla protezione offerta dalla quarta dose in queste persone per aggiornare le politiche e le strategie di vaccinazione e prevenire le morti premature.

Studi osservazionali in Israele (Muhsen K, et al. 2021; Bar-On YM, et al. 2021; Bar-On YM, et al. 2021) hanno mostrato che in generale negli individui di età ≥60 anni, una quarta dose di BNT162b2 era associata a tassi di infezione e malattie gravi inferiori e aveva un'efficacia di circa il 75% contro la mortalità per COVID-19 rispetto alla terza dose, durante il periodo con Omicron predominante. Tuttavia, tutti questi studi sono stati condotti su anziani, dove la maggior parte aveva meno di 80 anni e dove i residenti in LTCF erano esclusi o rappresentavano solo il 3% del campione.

Ciò significa che i loro risultati non possono essere estrapolati per le persone più vulnerabili, compresi i più anziani e coloro che vivono in LTCF, poiché queste persone potrebbero sperimentare una protezione indotta dal vaccino inferiore pur avendo un rischio di morte molto più elevato. Inoltre, i precedenti studi hanno riguardato solo uno o due mesi di follow-up, limitando le inferenze rispetto alla durata della protezione.

Ad oggi, solo uno studio canadese ha riportato l'efficacia della quarta dose in una popolazione LTCF, stimando un'efficacia relativa del 40% di una quarta dose di mRNA-1273 contro il ricovero o la mortalità per COVID-19.

Sono chiaramente giustificate le ricerche per ulteriori evidenze. È importante sottolineare che, poiché i residenti in LTCF sono raramente ricoverati in ospedale dopo l'infezione e poiché i sintomi di un'infezione grave possono essere assenti, l'effetto della vaccinazione sulla mortalità totale è interessante da valutare in quanto potrebbe catturare la mortalità COVID-19 non documentata.

Quarta dose contro la mortalità nei residenti delle strutture di assistenza a lungo termine e nei grandi anziani: lo studio svedese

Per lo studio qui presentato, sono state formate due coorti abbinate utilizzando i registri nazionali svedesi.
Come sintetizzato nella figura 1, nella prima coorte, i residenti delle strutture di assistenza a lungo termine a cui è stata somministrata una quarta dose di un vaccino mRNA dal 1 gennaio 2022 in poi sono stati abbinati 1:1 per anno di nascita e contea di residenza ai residenti che hanno ricevuto almeno una terza dose (N = 24.524).
Nella seconda, tutti gli individui di età ≥80 anni a cui è stata somministrata una quarta dose sono stati abbinati 1:1 agli individui a cui è stata somministrata almeno una terza dose (N = 394.104).

quarta dose svezia fig1I modelli di regressione di Cox sono stati utilizzati per stimare gli hazard ratio per la mortalità per tutte le cause nei soggetti che ricevono la quarta dose rispetto a quelli che ricevono la terza dose, con l'efficacia relativa del vaccino (VE) stimata come 1 meno l'hazard ratio.

Le caratteristiche di base dei partecipanti alla coorte LTCF sono presentate in tabella 1, quelle dei partecipanti alla coorte con età ≥80 anni, sono presentate in tabella 2.

Nei 7 giorni dopo la baseline e oltre, ci sono stati 1119 decessi nella coorte LTCF durante un follow-up mediano di 77 giorni e un follow-up massimo di 126 giorni.
Durante i giorni da 7 a 60, l'efficacia relativa del vaccino (VE) della quarta dose è stata del 39% (IC 95%, 29-48), che è scesa al 27% (IC 95%, -2-48) durante i giorni da 61 a 126.

Nella coorte di tutti gli individui di età ≥80 anni, ci sono stati 5753 decessi durante un follow-up mediano di 73 giorni e un follow-up massimo di 143 giorni.
Durante i giorni da 7 a 60, la VE della quarta dose era del 71% (IC 95%, 69-72), che è scesa al 54% (IC 95%, 48-60) durante i giorni 61-143.
La VE della quarta la dose sembrava più forte quando è stata confrontata con i riceventi della terza dose in cui erano trascorsi almeno quattro mesi dalla vaccinazione (P <0,001 per l'interazione).

Efficacia della quarta dose nei residenti nelle strutture residenziali

La figura 2 mostra il rischio cumulativo di mortalità per tutte le cause nel gruppo con la quarta dose e nel gruppo con la terza dose, durante i primi 100 giorni di follow-up
quarta dose svezia fig2

La tabella 3 presenta l'efficacia relativa del vaccino della quarta dose contro la mortalità per tutte le cause nei residenti delle strutture di assistenza a lungo termine per numero di giorni dopo la quarta dose e in base al sesso, all'età e al tempo trascorso dalla vaccinazione.

Efficacia della quarta dose in persone di età uguale o superiore a 80 anni

La figura 3 mostra il rischio cumulativo di mortalità per tutte le cause nel gruppo con la quarta dose e nel gruppo con la terza dose, durante i primi 100 giorni di follow-up.
quarta dose svezia fig3

La tabella 4 mostra l'efficacia relativa del vaccino della quarta dose contro la mortalità per tutte le cause negli individui di età pari o superiore a 80 anni per numero di giorni dopo la quarta dose e in base al sesso, all'età e al tempo trascorso dalla vaccinazione.

Conclusioni

Questo studio di coorte nazionale, retrospettivo e con controlli abbinati svolto in Svezia, ha mostrato che, rispetto a una terza dose, una quarta dose di un vaccino a mRNA somministrata durante un periodo in cui la variante Omicron di SARS-CoV-2 era dominante, era associata a rischio sostanzialmente inferiore di morte per tutte le cause nei residenti LTCF e nelle persone di età ≥80 anni durante i primi due mesi.

Da quel momento, la protezione sembrava diminuire leggermente.

Questi risultati suggeriscono che una quarta dose può prevenire la mortalità prematura nei più anziani e fragili anche dopo l'emergere della variante Omicron, sebbene la tempistica della vaccinazione sembri essere importante rispetto al leggero calo della protezione osservato dopo due mesi.


Per saperne di più:

quadratino Effectiveness of a fourth dose of mRNA COVID-19 vaccine against all-cause mortality in long-term care facility residents and in the oldest old: A nationwide, retrospective cohort study in Sweden
Lancet Regional Health online first July 13,2022

Per approfondire:

quadratino consulta la nostra sezione Terza e quarta dose vaccino COVID-19: a chi e quando

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