Nonostante le varie descrizioni che sono state fatte per meglio definire i vari tipi, ancora vi sono delle perplessità sulla loro specifica efficacia.
Uno
studio pubblicato da JAMA Internal Medicine esamina l'
efficienza filtrante di
mascherine in tessuto definite consumer e di
maschere per procedure mediche modificate come dispositivi di protezione individuale.
Le maschere di livello consumer testate includevano quelle riportate nell’immagine:
Le maschere per procedure mediche modificate:
Gli autori hanno riscontrato
efficienze di filtrazione contro l'aerosol variabili da circa il
25% all'80% tra le varie mascherine.
Per dare un elemento di comparazione, un
respiratore N95 approvato dal National Institute for Occupational Safety and Health aveva un'efficienza di filtrazione di circa il
98%.
Come viene sintetizzato nell’
Editoriale collegato allo studio, l'
efficienza di filtrazione di alcune maschere di livello “consumer”, come una maschera in nylon lavabile a 2 strati con elastici per le orecchie e un ponte nasale in alluminio (79,0%),
ha superato quella di una maschera per procedure di grado medico modificata con elastici (38,5 %) e una mascherina chirurgica con lacci (71,5%).
Anche una bandana di cotone piegata aveva un'efficienza di filtrazione di circa il 50%, migliore della maschera da procedura medica con supporto alle orecchie.
Gli autori dello studio concludono che
semplici modifiche per migliorare la vestibilità della maschera medica possono migliorare sostanzialmente l'efficienza di filtrazione. Tuttavia, quando si considera l'
FFE (adattamento combinato e filtrazione del materiale) e l'
efficacia pratica delle mascherine consumer è, in molti casi, quasi
equivalente o migliore delle loro
controparti medicali.
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