L'
arresto cardiaco improvviso (sudden cardiac arrest - SCA)
nei giovani rappresenta un evento drammatico che
porta a gravi
esiti neurologici o a
morte cardiaca improvvisa (sudden cardiac death - SCD) ed è spesso causato da malattie cardiache genetiche.
Morte cardiaca nei giovani: i dati d’incidenza e la necessità di registri clinici rigorosi
La
morte cardiaca improvvisa (SCD) è definita come un
collasso cardiovascolare naturale e inatteso entro 1 ora dai sintomi acuti iniziali, che colpisce
giovani apparentemente sani (≤ 40 anni) e richiede studi attentamente progettati, regionali o multicentrici per generare statistiche accurate riguardanti l'incidenza e i fattori di rischio.
In Italia l'
incidenza di SCD nella popolazione generale è di 1/1.000 persone/anno anche se nei soggetti più giovani il valore è molto inferiore (circa 1/100.000 persone/anno). Questi numeri sono necessari per formulare politiche di sanità pubblica utili per la
diagnosi precoce e la
prevenzione.
Nel 30% dei casi dei soggetti di
età inferiore a 35 anni non viene identificata la causa dell'evento dopo l'autopsia clinica. Inoltre, poiché le principali eziologie della SCD nei giovani sono associate a
condizioni ereditarie, è spesso necessario condurre una caratterizzazione genetica dei membri della famiglia. Sebbene la serie di casi di SCD sia utile per stabilire l'eziologia e i meccanismi alla base, non è possibile quantificare la popolazione al denominatore.
La creazione di
registri clinici ben progettati è una necessità emergente a livello mondiale.
Tra i
registri recentemente sviluppati per monitorare l'
insorgenza di SCD/SCA nei giovani,
49 registri di SCA e 15 di SCD hanno dimostrato di supportare l'analisi epidemiologica e migliorare l'attenzione tra i servizi di ambulanza, le procedure ospedaliere e l'autopsia clinica/molecolare.
Morte cardiaca nei giovani: il progetto, il registro e lo studio toscano
In una
ricerca pilota in forma anonimizzata promossa dalla
Regione Toscana, è stato delineato un
algoritmo adatto a monitorare, raccogliere dati e indagare eventi di
SCA o
SCD in persone di età compresa
tra i 18 e i 50 anni, riconducibili agli ospedali dell'area fiorentina.
Il progetto prevedeva la creazione e la valorizzazione del
registro ToRSADE (Registro Toscano delle Morti Cardiache Improvvise) per:
- identificare e registrare tutti i pazienti deceduti per SCD o rianimati dopo SCA in Toscana
- stabilire un piano diagnostico-terapeutico e una strategia di ricerca per la prevenzione contro gli eventi di SCD o SCA nei membri della famiglia.
In uno
studio recentemente pubblicato vengono ripresi i
record clinici raccolti presso l'Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi a Firenze (AOUC) nel periodo
2016-2019.
Il registro era basato sui seguenti criteri d’inclusione ed esclusione.
Criteri d’inclusione:
- età < 50 anni
- pazienti deceduti in ospedale per morte cerebrale a seguito di arresto cardiaco in cui è stata effettuata l'autopsia
- pazienti deceduti per arresto cardiaco extraospedaliero e in cui è stata eseguita l'autopsia forense
- pazienti sopravvissuti all'arresto cardiaco.
Criteri di esclusione:
- pazienti sopravvissuti all'arresto cardiaco che hanno negato il consenso informato
- morte intraospedaliera o extraospedaliera quando l’arresto cardiaco è avvenuto in conseguenza di lesioni traumatiche, cause tossicologiche, malattie neoplastiche o infettive e anomalie cardiache strutturali.
La figura 1 dello studio mostra la
caratterizzazione genetica dei pazienti inclusi nel
registro ToRSADE.
Tra luglio 2016 e febbraio 2019, di
52 vittime di SCA/SCD visitate presso l'ospedale di
Careggi, 22 soggetti soddisfacevano i criteri di inclusione.
Per questi pazienti, in cui era documentato o sospettato un substrato genetico, è stato possibile analizzare campioni di sangue: 14 sono stati raccolti durante l'autopsia e 8 da pazienti rianimati dopo SCA.
Le principali caratteristiche dei
22 soggetti dello studio sono riportate nella
tabella 1. I dati riguardanti l'anamnesi patologica pregressa e la storia familiare erano disponibili solo per i pazienti sopravvissuti (vedi
tabella 2).
L'analisi del
sequenziamento di nuova generazione (NGS) ha rivelato varianti probabilmente patogenetiche (likely pathogenic - LP) associate a cardiomiopatia (cardiomyopathy - CM) o canalopatia in 4 pazienti (19%). Mentre, 17 (81%) mostravano varianti di significato incerto (variants of uncertain significance - VUS) nei geni rilevati. In un solo paziente NGS ha confermato la diagnosi ottenuta durante l'autopsia: la mutazione p.(Asn480Lysfs*20) PKP2 in un paziente con cardiomiopatia aritmogena (arrhythmogenic cardiomyopathy - AC).
La
figura 2 mostra i dettagli dell’indagine istologica su tre casi selezionati di morte cardiaca improvvisa e
la figura 3 si riferisce all’analisi genetica mediante sequenziamento di nuova generazione (NGS) di tre casi selezionati.
Lo
screening genetico sistematico ha consentito l'identificazione delle
varianti LP nel 19% dei pazienti con SCA/SCD, compresi soggetti portatori di varianti associate a cardiomiopatia ipertrofica (hypertrophic cardiomyopathy - HCM) o AC che presentavano SCA/SCD in assenza di fenotipo di cardiomiopatia strutturale.
L'
analisi genetica combinata con le
informazioni cliniche nei pazienti
sopravvissuti e la
valutazione post mortem rappresentano un approccio multidisciplinare essenziale per gestire SCD e SCA giovanili, e la chiave per fornire un'adeguata assistenza medica e genetica alle famiglie e far progredire le conoscenze sui meccanismi aritmogeni nelle malattie ereditarie cardiomiopatiche e canalopatiche.
Per saperne di più:
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Genetic characterization of juvenile sudden cardiac arrest and death in Tuscany: The ToRSADE registry Girolami F, Spinelli V, Maurizi N, Focardi M, Nesi G, Maio V, Grifoni R, Albora G, Bertaccini B, Targetti M, Coppini R, Favilli S, Olivotto I, Cerbai E. Front Cardiovasc Med. 2022 Dec 14;9:1080608. doi: 10.3389/fcvm.2022.1080608. PMID: 36588553; PMCID: PMC9795053. |
Per approfondire: