L'obiettivo della
revisione pubblicata recentemente è identificare sistematicamente e valutare criticamente la
qualità delle linee guida per la pratica clinica [clinical practice guidelines (CPG)] per la
gestione dell'infezione da SARS-CoV-2 in gravidanza.
Nella revisione sono state incluse
28 linee guida.
Tutte raccomandavano il ricovero solo per malattie gravi.
- Il 46% (6/13) delle CPG ha suggerito una valutazione della crescita fetale dopo l'infezione da SARS-COV-2, mentre il 23,1% (3/13) non ha supportato questa pratica.
- La tromboprofilassi con eparina a basso peso molecolare (LMWH) è stata raccomandata nelle donne sintomatiche dal 77,1% (7/9) delle CPG.
- Nessuna ha raccomandato di somministrare corticosteroidi solo per la presenza di infezione da SARS-CoV-2 in gestazione pretermine, a meno che non esista una specifica indicazione ostetrica.
- L'induzione elettiva del travaglio dalla 39a settimana di gestazione è stata suggerita dal 18,1% (2/11) delle linee guida incluse nella presente revisione, mentre il 45,4% (5/11) non ha raccomandato l'induzione elettiva a meno che non coesistessero altre condizioni.
- Il 27% (3/11) delle indicazioni ha suggerito l'accorciamento della seconda fase del travaglio e la spinta attiva è stata supportata dal 18,1% (2/11) di esse.
- È stato riscontrato un accordo generale tra le CPG nel non raccomandare il taglio cesareo solo per la presenza di infezione materna e nel raccomandare il richiamo del vaccino almeno 6 mesi dopo la serie primaria di vaccinazione.
Sintesi dei risultati e conclusioni
Una
significativa eterogeneità è stata riscontrata in alcuni dei principali aspetti della gestione clinica dell'infezione da SARS-CoV-2 in gravidanza, come suggerito dalle linee guida per la pratica clinica pubblicate, in particolare per quanto riguarda il
follow-up dopo l'infezione, le
ecografie, la
tempistica del parto e il tipo di
monitoraggio fetale durante il travaglio.
Accordo generale invece è stato riscontrato sui criteri per l'
ospedalizzazione materna, le modalità del
parto e la raccomandazione per il
richiamo del vaccino.
I risultati di questa revisione sistematica evidenziano la
necessità di sviluppare linee guida condivise supportate, approvate e promosse da società professionali nazionali e internazionali al fine di rendere più omogenea la gestione dell'infezione da SARS-CoV-2 nelle donne in gravidanza tra i diversi paesi.
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