ULTIMO AGGIORNAMENTO: 15 marzo 2023.
Vaccinazione in età scolare, aperture scolastiche e diffusione di Covid-198 febbraio 2023. Health Econ. School-age vaccination, school openings and Covid-19 diffusion.
Lo studio si concentra sul cambiamento della diffusione del Covid-19 dopo l'apertura delle scuole in un territorio geografico omogeneo. L'identificazione degli effetti causali deriva dal confronto tra la variazione dei casi prima e dopo l'apertura delle scuole nell'anno scolastico 2020/21, quando la vaccinazione non era disponibile, e nel 2021/22, quando la campagna di vaccinazione era rivolta a individui di età compresa tra 12 e 19 anni e oltre. I risultati indicano che, mentre l'apertura delle scuole ha determinato un aumento del tasso di crescita dei casi di Covid-19 nel 2020/2021, questo effetto è stato sostanzialmente ridotto dalla vaccinazione in età scolare nel 2021/2022. In particolare, troviamo che un aumento di circa il 10% del tasso di vaccinazione della popolazione in età scolare abbia ridotto il tasso di crescita dei casi di Covid-19 dopo l'apertura della scuola di circa l'1%.
Rischio di infezione e trasmissione di COVID-19 nelle scuole in Germania20 dicembre 2022. PLoS Med. Infection and transmission risks of COVID-19 in schools and their contribution to population infections in Germany: A retrospective observational study using nationwide and regional health and education agency notification data.
In questo studio, si è osservato che le scuole aperte con misure igieniche e strategie di test hanno contribuito fino al 20% delle infezioni nella popolazione durante l'ondata di Omicron all'inizio del 2022 e solo il 2% durante le vacanze/chiusura delle scuole; circa un terzo degli studenti e degli insegnanti è stato infettato durante l'ondata di Omicron all'inizio del 2022 in Germania. L'uso obbligatorio della mascherina durante le lezioni in tutti i tipi di scuola e moduli con frequenza ridotta sono stati associati a un ridotto rischio di infezione nelle scuole.
Uno studio sulla trasmissione di SARS-CoV-2 a scuola attraverso le diverse ondate di pandemia in Italia
21 ottobre 2022. Eur J Pediatr. The spread of SARS-CoV-2 at school through the different pandemic waves: a population-based study in ItalyIl contributo delle strutture educative e degli studenti nel facilitare la diffusione virale appare limitato, poiché l'esposizione a un caso positivo a scuola non ha portato a nessun caso secondario tra gli studenti nel 72% dei casi e solo a un caso secondario nel 15% circa. La probabilità di generare cluster a scuola era approssimativamente dimezzata quando il caso indice era uno studente, rispetto a insegnanti o ad altro personale scolastico.
L'ambiente scolastico non facilita la diffusione virale, ma piuttosto riflette la circolazione nella comunità. Misure adeguate e monitoraggio tempestivo dei casi rendono la scuola un luogo sicuro. Dati gli effetti sull'apprendimento e sul benessere dei bambini, è fondamentale favorire la frequenza scolastica rispetto alla didattica a distanza.
CDC, intersezionalità e legami con i compagni per comprendere le difficoltà dei ragazzi durante la pandemia15 maggio 2022. J Adolesc Health. The CDC's Adolescent Behaviors and Experiences Survey - Using Intersectionality and School Connectedness to Understand Health Disparities During the COVID-19 Pandemic La connessione sociale a scuola ha agito come fattore protettivo per gli studenti. La connettività scolastica, il sentirsi parte di un gruppo, si riferisce alla convinzione degli studenti che gli adulti e i coetanei della loro scuola si prendano cura di loro, della loro sicurezza e del loro successo. Prima della pandemia, questo genere di legame aveva dimostrato un sostanziale impatto protettivo sulla salute e sul benessere durante l'adolescenza e fino all'età adulta. Durante la pandemia, gli studenti che si sentivano vicini alle persone a scuola avevano una prevalenza significativamente inferiore di cattiva salute mentale, persistenti sentimenti di tristezza o disperazione e tendenze suicidarie. Nella maggior parte dei sottogruppi razziali ed etnici, gli studenti che si sentivano vicini alle persone a scuola hanno sperimentato meno razzismo. Tuttavia, questi risultati non erano uniformi tra i gruppi razziali ed etnici e solo gli studenti non ispanici e bianchi, che sperimentavano questo legame riferivano di aver subito un minor numero di episodi di razzismo.
Impatto dei test a scuola: studio di modellazione1 aprile 2022. Lancet Infect Dis. Modelling results on the impact of COVID-19 testing in schools#NOVITÁ Dalla metà di aprile 2020, la chiusura delle scuole aveva coinvolto il 94% degli studenti del mondo, con variazioni di durata e impatto in base al paese. Nel Lancet Infectious Diseases, Elisabetta Colosi e colleghi riportano i risultati di uno studio di modellizzazione sull'impatto di diverse strategie di test nelle scuole francesi primarie (età 6–11 anni) e secondarie (in questo studio comprendente età 17–18 anni) e concludono che i test settimanali potrebbero ridurre sia le infezioni che il numero di giorni di scuola persi a causa della chiusura reattiva delle classi. Risultati simili in una serie di studi indipendenti in diversi paesi in momenti diversi confermano che i test asintomatici possono ridurre la trasmissione scolastica. Tuttavia, è molto difficile quantificare la riduzione in modo accurato e robusto.
9 dicembre 2021. Le indicazioni dell’Associazione italiana di epidemiologia (AIE) per la scuola nell’attuale fase pandemica L’AIE raccomanda di:
- introdurre, mantenere e rinforzare le misure di mitigazione nelle scuole e in tutti gli ambienti extra e parascolastici, in particolare la didattica a gruppi stabili (bolle nei nidi e nelle scuole materne), l’utilizzo delle mascherine al chiuso e all’aperto in caso di aggregazione di più persone, il lavaggio delle mani, il distanziamento, l’aerazione dei locali;
- applicare tempestivamente le procedure di accertamento diagnostico, quarantena/isolamento e tracciamento dei contatti dei soggetti positivi;
- organizzare momenti di dialogo dedicati a personale scolastico, alunni e genitori con l’obiettivo di ascoltare i bisogni specifici, sensibilizzare e motivare all’applicazione corretta delle misure di mitigazione, promuovere la vaccinazione;
- garantire a scuola e sanità la continuità nelle risorse umane ed economiche necessarie ed adeguate per la prevenzione dei contagi e la gestione della pandemia.
Leggi l'
articolo a cura del Direttivo AIE.
Mascherine a scuola e trasmissione durante il diffondersi della variante Delta7 dicembre 2021. Pediatrics. School Safety, Masking, and the Delta VariantLo studio dimostra che anche con casi in aumento esponenziale nella popolazione generale all'inizio dell'ondata della variante Delta, le scuole che hanno implementato l'utilizzo esteso delle mascherine hanno mantenuto una bassa trasmissione all'interno della scuola. I risultati di questo studio sono notevoli perché la variante Delta di SARS-CoV-2 è più altamentene infettiva rispetto alle varianti ancestrali. Nella comunità, in media, 1 persona infetta dalla variante Delta infetta secondariamente altre persone 8. Al contrario, nelle scuole che implementano l'uso universale delle mascherine, occorrerebbero 13 alunni che hanno acquisito COVID-19 fuori dalla scuola per infettare 1 persona all'interno delle scuole.
Qual è il rischio di contagio a scuola? I risultati di una campagna di screening a Firenze
18 settembre 2021. Int J Infect Dis. COVID-19 and schools: what is the risk of contagion? The results of an antigen rapid test-based screening campaign in Florence (Italy)Per comprendere la circolazione di SARS-Cov2 in ambito scolastico, è stata condotta una campagna di screening basata su test rapidi antigenici in tutte le scuole primarie e medie di Firenze. La campagna è iniziata il 16 novembre 2020 ed è terminata il 12 febbraio 2021
I risultati mostrano un numero estremamente basso di casi di Sars-Cov-2 nelle scuole, durante i mesi dello screening e nel rispetto di rigorose misure di prevenzione.
Riapertura in sicurezza delle scuole USA: una revisione di letteratura
30 luglio 2021. Medicine. School closures were over-weighted against the mitigation of COVID-19 transmission: A literature review on the impact of school closures in the United States#NOVITÁ Ritorna il tema della riapertura delle scuole nel secondo anno di pandemia. La revisione ribadisce che la chiusura delle scuole è stata una misura sovrastimata rispetto alla mitigazione della trasmissione della malattia da coronavirus 2019 e auspica la riapertura sicura di tutte le scuole K-12 negli Stati Uniti come priorità assoluta.a
Scuola, test rapidi giornalieri per scongiurare quarantena e isolamento23 luglio 2021. Preprint. A cluster randomised trial of the impact of a policy of daily testing for contacts of COVID-19 cases on attendance and COVID-19 transmission in English secondary schools and collegesSe a scuola c'è uno studente positivo non è necessario isolare tutta la classe, è necessario fare test rapidi tutte le mattine e mettere in quarantena gli eventuali positivi. Lo afferma uno studio, ancora preprint, dell'università di Oxford. La procedura non fa aumentare i contagi e riduce i giorni di scuola persi quasi del 40%.
Prevenire i cluster in classe nel contesto di una trasmissione variabile8 luglio 2021. PLoS Comput Biol. COVID-19 in schools: Mitigating classroom clusters in the context of variable transmission. Secondo gli autori le discrepanze nella letteratura sulla trasmissione a scuola possono essere spiegate dall'eterogeneità o "sovradispersione" della trasmissione: con molte esposizioni che producono poco o nessun rischio di trasmissione, ma con alcune sfortunate esposizioni che causano una trasmissione considerevole. Inoltre, anche piccole eterogeneità nelle attività e nell'ambiente si traducono in un'alta variabilità delle dimensioni dei cluster di trasmissione, con cluster che vanno da 1 a 20 individui in una classe di 25. Nessuno dei protocolli di mitigazione che sono stati analizzati dagli autori, avviati da un test positivo in un individuo sintomatico, sono in grado di prevenire cluster di trasmissione di grandi dimensioni, a meno che la velocità di trasmissione non sia bassa. Tra le misure studiate, solo lo screening (ad esempio mediante test regolari, in loco e in pool) ha contribuito alla prevenzione.
ECDC, report COVID-19 nei bambini e ruolo delle strutture scolastiche nella trasmissione, secondo aggiornamento
8 luglio 2021. ECDC. COVID-19 in children and the role of school settings in transmission - second update Technical reportsecond update Technical reportIl documento aggiorna l'attuale comprensione del ruolo che i bambini hanno nella trasmissione di SARS-CoV-2 e il ruolo delle scuole nella pandemia di COVID-19.
Il rapporto sottolinea che la decisione di chiudere le scuole dovrebbe essere utilizzata come ultima risorsa per controllare la diffusione del COVID-19. I vantaggi di tenere aperte le scuole superano i benefici delle chiusure, poiché le interruzioni hanno un impatto negativo sui bambini a livello fisico, mentale ed educativo. Tuttavia, è essenziale che vengano stabilite strategie di test chiare e mirate per testare tempestivamente i casi sintomatici, garantire il rilevamento e l'isolamento dei casi e il tracciamento e la quarantena dei loro contatti. Inoltre, gli interventi non farmaceutici negli ambienti scolastici continueranno ad essere essenziali per prevenire la diffusione del virus nelle scuole.
Covid-19 e la scuola: le raccomandazioni del gruppo consultivo tecnico europeo per la scuola durante COVID-19 dell'OMS30 giugno 2021. Technical Advisory Group di WHO Regional Office for Europe.
Schooling during COVID-19. Recommendations from the European Technical Advisory Group for schooling during COVID-19, June 2021
Studio sull'impatto di scuola, bambini di diverse età e varianti di virus in Italia
29 giugno. Viruses.
COVID-19 Pandemic: Influence of Schools, Age Groups, and Virus Variants in Italy
I dati dello studio sull'incidenza di SARS-CoV-2 in diversi gruppi di età in Italia sono in accordo con la letteratura che mostra che i soggetti di età superiore ai 10 anni sono coinvolti nella trasmissione del virus. Ancora più importante, fornisce prove a sostegno dell'ipotesi che anche i bambini di età 0-9 anni possono contribuire in modo significativo alla diffusione di SARS-CoV-2.
Revisione narrativa su Covid-19 e scuola
1 giugno 2021. COVID-19 and School: To Open or Not to Open, That Is the Question. The First Review on Current KnowledgeGli autori della revisione narrativa presentano la letteratura disponibile sulla diffusione di SARS-CoV-2 tra bambini e adolescenti, anche in ambito scolastico, provando a spiegare perché i bambini sembrano meno suscettibili a malattie gravi e meno coinvolti nella diffusione virale. Inoltre definiscono l'efficacia della chiusura delle scuole, attraverso una panoramica sugli effetti delle scelte fatte dai vari paesi, per individuare quali misure preventive potrebbero essere efficaci per una riapertura in sicurezza. E si soffermano sugli aspetti psicologici di una chiusura così prolungata per bambini e adolescenti.
Impatto di Covid sulla chiusura delle scuole19 maggio 2021.
Children (Basel).
The Impact of COVID-19 School Closure on Child and Adolescent Health: A Rapid Systematic ReviewLa chiusura delle scuole è stata associata a un significativo calo del numero di ricoveri ospedalieri e visite al pronto soccorso pediatrico. Tuttavia, un certo numero di bambini e adolescenti ha perso l'accesso ai servizi sanitari scolastici, ai servizi per i bambini con disabilità e ai programmi nutrizionali. Un rischio maggiore di allargare le disparità educative a causa della mancanza di supporto e risorse per l'apprendimento a distanza è stato segnalato anche tra le famiglie più povere e nei bambini con disabilità. La chiusura della scuola ha anche contribuito ad aumentare l'ansia e la solitudine, lo stress, la tristezza, la frustrazione, l'indisciplina e l'iperattività.
Covid-19 nelle scuole in UK: indagine mostra un calo delle infezioni4 maggio 2021. Public Health England. La
quarta edizione dell'indagine sulle infezioni nelle scuole (Schools Infection Survey) suggerisce una riduzione significativa della percentuale di alunni delle scuole secondarie e del personale risultati positivi per l'infezione da COVID-19.
Infezioni silenti nei bambini: rapida identificazione può ottenere effetti paragonabili a quelli della vaccinazione23 aprile 2021. Jama. Simulated Identification of Silent COVID-19 Infections Among Children and Estimated Future Infection Rates With VaccinationIn questo studio di simulazione, l'identificazione dal 10% al 20% delle infezioni silenti tra i bambini entro 3 giorni dall'infezione porterebbe a tassi di attacco inferiori al 5% se solo gli adulti fossero vaccinati. Se le infezioni silenti tra i bambini non venissero rilevate, il raggiungimento dello stesso tasso di attacco richiederebbe una copertura vaccinale irrealisticamente alta (≥ 81%) per questa fascia di età, oltre alla vaccinazione degli adulti.
Mantenere aperte le scuole: la raccomandazione formulata dal Technical Advisory Group di esperti di WHO Europe23 aprile 2021. WHO Europe.
Technical experts advise on how to ensure the best possible schooling during COVID-19A causa dell'effetto dannoso sulla salute e il benessere dei bambini, la chiusure delle scuole dovrebbe essere considerata l'ultima risorsa per il controllo della trasmissione di SARS-CoV-2. Tra le altre raccomandazioni, gli esperti sottolineano che dovrebbero essere garantiti l'accesso ai dispositivi e alle strutture necessari per l'apprendimento online e anche il supporto alle scuole nelle aree svantaggiate e ai bambini che vivono in situazioni vulnerabili.
Più probabile diffusione Covid negli sport scolastici indoor
17 aprile 2021. Clin Infect Dis. SARS-CoV-2 transmission in a Georgia school district — United States, December 2020–January 2021
Uno studio sui casi di un distretto scolastico di Atlanta ha rivelato che i tassi di trasmissibilità di COVID-19 erano più alti negli ambienti sportivi indoor ad alto contatto (23,8%), riunioni del personale o pranzi (18,2%) e aule delle scuole elementari (9,5%) e che il personale era più suscettibile al COVID-19 rispetto agli studenti. Lo studio, pubblicato su Clinical Infectious Diseases, ha monitorato i casi COVID-19 e i contatti dei casi dall'11 dicembre 2020 al 22 gennaio 2021, in un distretto che comprendeva otto scuole elementari, due scuole medie e una scuola superiore.
Riapertura di scuole e asili nido non sembra aver avuto mpatto immediato sull'incidenza di SARS-CoV-2 in Finlandia1 aprile 2021. EClinicalMedicine. The impact of the lockdown and the re-opening of schools and day cares on the epidemiology of SARS-CoV-2 and other respiratory infections in children - A nationwide register study in Finland I risultati suggeriscono che il distanziamento sociale generale, comprese le chiusure di scuole e asili nido, ha svolto un ruolo cruciale nella riduzione delle infezioni e l'effetto è durato per diverse settimane. La riapertura di scuole e asili nido non sembra aver avuto un impatto immediato sull'incidenza di eventuali patogeni respiratori.
Il lockdown ha avuto un impatto immediato sull'incidenza dei patogeni respiratori eccetto SARS-CoV-2. La settimana dopo l'inizio della chiusura, l'IRR era 0,3 (CI 0,3-0,4) e la settimana successiva era 0,1 (0,1-0,2). L'incidenza di SARS-CoV-2 ha iniziato a diminuire otto settimane dall'inizio del lockdown. L'effetto è durato fino alla fine dell'estate. Rhinovirus e SARS-CoV-2 hanno iniziato ad aumentare prima che le scuole o i servizi per l'infanzia aprissero ad agosto. La riapertura delle scuole sembrava non avere alcun impatto sull'incidenza di alcun agente patogeno.
Incidenza di SARS-CoV-2 negli studenti/personale scolastico e nella popolazione generale in Italia durante la seconda ondata26 marzo 2021. The Lancet Regional Health.
A cross-sectional and prospective cohort study of the role of schools in the SARS-CoV-2 second wave in ItalyStudio di coorte trasversale e prospettico condotto in Italia durante la seconda ondata COVID-19 (dal 30 settembre 2020 fino almeno al 28 febbraio 2021) mediante il database del Ministero dell'Istruzione italiano, dei sistemi della Regione Veneto di notifica dei casi SARS-CoV-2 e del tracciamento dei casi secondari nelle scuole. L'obiettivo era confrontare l'incidenza di SARS-CoV-2 negli studenti / personale scolastico e nella popolazione generale.
L'incidenza di SARS-CoV-2 tra gli studenti è stata inferiore rispetto alla popolazione generale. Le infezioni secondarie a scuola erano < 1% e gruppi di ≥ 2 casi secondari si sono verificati nel 5-7% delle scuole analizzate. L'incidenza tra gli insegnanti era paragonabile a quella della popolazione di età simile (P = 0,23). Le infezioni secondarie tra gli insegnanti erano rare e si verificavano più frequentemente quando il caso indice era un insegnante rispetto a uno studente (37% contro 10%, P = 0,007). Prima e intorno alla data di apertura della scuola in Veneto, l'incidenza di SARS-CoV-2 è cresciuta al massimo negli individui di 20-29 e 45-49 anni, non tra gli studenti.
Questa analisi non supporta un ruolo per l'apertura scolastica come motore della seconda ondata COVID-19 in Italia, un grande paese europeo con un'elevata incidenza di SARS-CoV-2.
Austria: prevalenza dell'infezione SARS-CoV-2 rilevata da RT-qPCR nelle scuole23 marzo 2021. The Lancet Regional Health Europe. Prevalence of RT-qPCR-detected SARS-CoV-2 infection at schools: First results from the Austrian School-SARS-CoV-2 prospective cohort studyQuesto studio di monitoraggio nelle scuole austriache ha rivelato l'infezione da SARS-CoV-2 nello 0,39% -1,39% dei partecipanti e ha identificato l'associazione tra incidenza della malattia nelle comunità regionali e maggiore deprivazione sociale.
Nonostante aumento della sieroprevalenza, pochi focolai nelle scuole della Svizzera
17 marzo 2021. BMJ.
Clustering and longitudinal change in SARS-CoV-2 seroprevalence in school children in the canton of Zurich, Switzerland: prospective cohort study of 55 schoolsLa Svizzera ha registrato una delle seconde ondate più elevate della pandemia di SARS-CoV-2 in Europa nell'autunno 2020. Tenere aperte le scuole ha fornito un ambiente di esposizione da moderato a elevato per studiare le infezioni da SARS-CoV-2. I bambini di scuole e classi selezionate in modo casuale, stratificate per distretto, sono stati invitati per test sierologici. I genitori hanno compilato questionari su questioni sociodemografiche e relative alla salute. Con le scuole aperte da agosto 2020 e alcune misure preventive in atto, focolai di bambini sieropositivi si sono verificati solo in poche classi nonostante un aumento della sieroprevalenza complessiva da moderata ad alta nella comunità. Rimane l'incertezza sul fatto che questi risultati possano cambiare con le nuove varianti di SARS-CoV-2 e i livelli dinamici di trasmissione della comunità.
Bassi tassi di infezione nelle scuole primarie inglesi16 marzo 2021. Lancet child & adolescent health. SARS-CoV-2 infection and transmission in primary schools in England in June–December, 2020 (sKIDs): an active, prospective surveillance studyIn Inghilterra, i tassi di infezione da SARS-CoV-2 erano bassi nelle scuole primarie dopo la loro riapertura parziale e totale a giugno e settembre 2020.
Svezia, gli effetti della chiusura delle scuole su genitori e insegnanti2 marzo 2021. Proc Natl Acad Sci USA. The effects of school closures on SARS-CoV-2 among parents and teachers All'inizio della pandemia, le scuole secondarie superiori svedesi sono passate all'istruzione online, mentre le scuole secondarie inferiori sono rimaste aperte. Ciò ha consentito un confronto tra genitori e insegnanti esposti in modo diverso a scuole aperte e chiuse, ma in condizioni simili. I risultati per i genitori indicano che mantenere aperte le scuole secondarie inferiori ha avuto poche conseguenze sulla trasmissione complessiva della SARS-CoV-2 nella società. I risultati per gli insegnanti suggeriscono che occorre prendere in considerazione misure di protezione.
24 febbraio 2021.
J Infect.
SARS-CoV-2 infections in children following the full re-opening of schools and the impact of national lockdown: prospective, national observational cohort surveillance, July-December 2020, EnglandI tassi di infezioni da SARS-CoV-2 erano bassi all'inizio dell'estate, ma hanno iniziato ad aumentare da metà agosto, inizialmente nei giovani adulti seguiti dai bambini della scuola primaria prima della riapertura delle scuole a settembre 2020. I casi nei bambini in età scolare hanno seguito la tendenza degli adulti dopo la riapertura delle scuole. C'è stata una forte correlazione (P <0,001) nei tassi di infezione tra adulti e bambini della scuola primaria di secondo grado (R2 = 0,96-0,98) e primaria (R2 = 0,93-0,94) e in età prescolare (R2 = 0,62-0,85). Il lockdown di novembre è stato associato al calo dei tassi di infezione negli adulti, seguito una settimana dopo dal calo dei casi tra gli studenti. Dal 23 novembre 2020, i casi negli adulti e nei bambini sono aumentati rapidamente a seguito dell'emergere della nuova variante più trasmissibile (VUI-202012/01; VOC B.1.1.7).
Conclusioni: Nei bambini in età scolare, le infezioni da SARS-CoV-2 hanno seguito la stessa traiettoria dei casi degli adulti e sono diminuite solo dopo che è stato implementato il lockdown nazionale mantenendo le scuole aperte. Mantenere bassi tassi di infezione nella comunità è fondamentale per mantenere aperte le scuole durante la pandemia.
La scuola in Italia: un luogo sicuro per bambini e adolescenti2 febbraio 2021. Italian Journal of Pediatrics.
School in Italy: a safe place for children and adolescents.Lo studio ha come obiettivo quello di valutare se la scuola è un luogo sicuro considerando l'efficacia delle misure di prevenzione all'interno degli edifici scolastici. Per questo motivo sono stati monitorati studenti e personale di due complessi scolastici di Roma. Nonostante la scuola abbia il potenziale per diffondere il virus, i risultati preliminari dello studio mostrano l'efficacia delle misure intraprese per ridurre al minimo la diffusione del virus. Le evidenze scientifiche suggeriscono che la scuola non è un amplificatore per la trasmissione di SARS-CoV-2 e può essere davvero considerata un luogo sicuro per gli studenti.
Israele: nessun ruolo della scuola sull'innalzamento del numero dei casi18 gennaio 2021. Clin Infect Dis.
Reopening Schools and the Dynamics of SARS-CoV-2 Infections in Israel: A Nationwide StudySono stati studiati gli effetti della riapertura della scuola e l'allentamento delle restrizioni di distanziamento sociale sulla dinamica delle infezioni da SARS-CoV-2 in Israele, tra marzo e luglio 2020. Nessun aumento è stato osservato nei ricoveri e nei decessi associati a COVID-19 dopo la riapertura delle scuole. Al contrario, il permesso di riunioni su larga scala è stato accompagnato da un aumento dei tassi di incidenza e positività dei campioni per tutti i gruppi di età e da un aumento dei ricoveri e della mortalità.
L'analisi non supporta dunque un ruolo importante della riapertura della scuola sull'innalzamento della curva COVID-19 in Israele. L'allentamento delle restrizioni sui raduni su larga scala ha invece giocato un ruolo determinante.
Pochi casi di contatto primari e non secondari in Norvegia7 gennaio 2021.
Minimal transmission of SARS-CoV-2 from paediatric COVID-19 cases in primary schools, Norway, August to November 2020Lo studio, apparso su Eurosurveillance, è stato condotto dai ricercatori dell'istituto norvegese di Sanità pubblica di Oslo. Da agosto a novembre 2020, hanno rintracciato e testato due volte tutti i contatti di bambini delle scuole elementari di età compresa tra 5 e 13 anni con diagnosi di COVID-19 e in quarantena nelle due contee del paese con la più alta diffusione di coronavirus. I ricercatori hanno concluso che è meglio regolare i protocolli di prevenzione e controllo delle infezioni in base ai livelli di trasmissione nella comunità, piuttosto che chiudere le scuole. "I risultati ottenuti durante la trasmissione nella comunità da bassa a media dimostrano il ruolo limitato dei bambini nella trasmissione di SARS-CoV-2 in ambienti scolastici", hanno scritto.
Sette casi MIS-C, zero morti in Svezia6 gennaio 2021.
Open Schools, Covid-19, and Child and Teacher Morbidity in SwedenStudio condotto dai ricercatori del Karolinska Institute e pubblicato il 6 gennaio come lettera di ricerca sul New England Journal of Medicine, descrive i casi di COVID-19 nelle scuole in Svezia, dalle scuole materne (per bambini da 1 a 6 anni) alle scuole per bambini di età compresa tra 7 e 16 anni, aperte dal 1 marzo al 30 giugno 2020, nelle fasi iniziali della pandemia. La diffusione nella comunità era alta in Svezia a quel tempo, e mentre il distanziamento fisico era incoraggiato, non lo era indossare coperture per il viso. Del 1.951.905 di bambini di età compresa tra 1 e 16 anni in Svezia al 31 dicembre 2019, 65 sono morti nel periodo pre-pandemico da novembre 2019 a febbraio 2020, rispetto ai 69 nel periodo pandemico da marzo a giugno 2020. Nessuno dei decessi è stato causati da COVID-19.
Quindici bambini con diagnosi di COVID-19, di cui sette con MIS-C, sono stati ricoverati in terapia intensiva da marzo a giugno 2020 (0,77 per 100.000 bambini in questa fascia di età). Quattro bambini hanno richiesto ventilazione meccanica. Quattro bambini avevano da 1 a 6 anni (0,54 per 100.000) e 11 da 7 a 16 anni (0,90 per 100.000). Quattro dei bambini avevano una malattia precedente: 2 con cancro, 1 con malattia renale cronica e 1 con una malattia ematologica).
Politiche di controllo delle infezioni e trasparenza1 gennaio 2021.
Incidence and Secondary Transmission of SARS-CoV-2 Infections in SchoolsNello studio, pubblicato su Pediatrics, un team guidato da ricercatori della Duke University ha tracciato i contatti degli studenti della Carolina del Nord infettati da COVID-19 in 11 distretti scolastici nelle prime 9 settimane di istruzione in classe in autunno.
Gli autori concludono che, poiché le scuole pubbliche negli Stati Uniti sono fondamentali non solo per l'istruzione, ma per la salute pubblica e l'economia, la loro chiusura ha un impatto significativo sui bambini e sulle famiglie e può essere evitata in sicurezza. Lo studio di coorte dimostra che l'applicazione di politiche di mitigazione, come indossare mascherine, distanziamento fisico e igiene delle mani, abbia portato a piccoli focolai di infezione da SARS-CoV-2 e bassi tassi di trasmissione secondaria nelle scuole, e non abbia causato un maggiore carico di infezione nella comunità. I dati indicano che le scuole possono riaprire in sicurezza se sviluppano e aderiscono a specifiche politiche di prevenzione.
Approfondimento sulle scuole italiane4 gennaio 2021.
ISS. Il report
Apertura delle scuole e andamento dei casi confermati di SARS-CoV-2: la situazione in Italia analizza l’andamento epidemiologico nazionale e regionale dei casi di COVID-19 in età scolare (3-18 anni) nel periodo compreso tra il 24 agosto e il 27 dicembre 2020 e descrive le evidenze attualmente disponibili sull'impatto della chiusura/riapertura della scuola sulla trasmissione di COVID-19 a livello di comunità, con anche una rassegna dei principali studi in merito condotti nel mondo.
Per saperne di più: comunicato stampa ISS.
1/2021 - Covid-19, online il Rapporto Iss su ‘Apertura delle scuole e andamento dei casi confermati di SARS-CoV-2: la situazione in Italia’
23 dicembre 2020.
ECDC.
In relazione al dibattito sul ruolo dei bambini e della apertura delle scuole nella trasmissione del SARS-CoV-2 è recentemente stato pubblicato un aggiornamento di un documento dello European Centre for Disease Prevention and Control:
COVID-19 in children and the role of school settings in transmission - first update.
Il documento sottolinea che la
chiusura delle scuole può contribuire a ridurre la trasmissione della SARS-CoV-2, ma
da sola è insufficiente a prevenire la trasmissione comunitaria della COVID-19
in assenza di altri interventi non farmacologici. Le prove disponibili suggeriscono che la combinazione di approcci di distanziamento fisico che impediscono l'affollamento (allontanamento dalle aule, orari di arrivo scaglionati, annullamento di alcune attività al chiuso), insieme a misure igieniche e di sicurezza per ridurre al minimo la trasmissione (lavaggio delle mani, pulizia, ventilazione, uso di mascherine in determinate circostanze), ha un ruolo fondamentale nella prevenzione. Le chiusure scolastiche sono associate a
sostanziali impatti negativi sulla salute fisica e mentale e sull'educazione dei bambini,
possono ampliare le disuguaglianze esistenti in una società avendo un impatto sproporzionato sui bambini più vulnerabili, generano perdita di apprendimento diretto, di lavoro da parte dei genitori occupati e hanno anche conseguenze a lungo termine, come una minore qualificazione della forza lavoro e una minore produttività.
18 dicembre 2020.
MedRxiv.
No evidence of association between schools and SARS-CoV-2 second wave in ItalyNessuna evidenza di associazione tra scuole e seconda ondata di SARS-CoV-2 in Italia. Analizzando i casi dopo la riapertura scolastica nelle ventuno regioni italiane, gli autori affermano di non aver trovato prove che le scuole abbiano guidato la seconda ondata di SARS-CoV-2. Dal 12 settembre al 7 novembre 2020, infatti, l'incidenza di SARS-CoV-2 tra gli studenti è stata inferiore a quella della popolazione generale di tutte le regioni italiane tranne due. Inoltre, l'aumento del numero Rt non è associato alle date di apertura delle scuole.
Reciprocamente, le chiusure scolastiche in due regioni in cui sono state attuate prima di altre misure non hanno influenzato il tasso di declino della Rt. Nelle scuole, nonostante l'alta frequenza di test settimanali, le infezioni secondarie erano <1% e i cluster in una settimana di novembre non erano frequenti. Pertanto, l'analisi prospettica non supporta il ruolo della riapertura scolastica come motore della seconda ondata di epidemie di SARS-CoV-2 in Italia.
10 dicembre 2020.
Eurosurveillance. Secondary transmission of COVID-19 in preschool and school settings in northern Italy after their reopening in September 2020: a population-based studyLe scuole della provincia di Reggio Emilia, nel nord Italia, hanno riaperto il 1 settembre 2020 dopo un lungo periodo di chiusura per lockdown e ferie estive. Sono state condotte indagini epidemiologiche dopo la riapertura in
41 classi in 36 diversi contesti educativi su una popolazione totale di
1.248 individui (209 insegnanti / personale e 1.039 bambini). I casi secondari si sono verificati in
nove cluster e hanno generato
38 casi secondari, con un tasso di attacco del 3,8%.
La trasmissione all'interno delle scuole della provincia di Reggio Emilia si è verificata in un
numero non trascurabile di casi, in particolare nella fascia di età 10-18 anni, ovvero nelle scuole medie e superiori, mentre non sono stati rilevati casi secondari nei bambini in età prescolare, solo un caso nella scuola primaria e nessun caso secondario tra insegnanti e personale. Almeno nel cluster più grande da noi segnalato,
isolamento e test rapidi dei compagni di classe avrebbero potuto ridurre la trasmissione del virus, suggerendo l'importanza della tempestività in questo contesto.
10 dicembre 2020. Senti chi parla, rivista del Pensiero scientifico.
Scuole e covid-19: insieme per gestire l’incertezza7 dicembre 2020.
Senti chi parla, rivista del Pensiero scientifico.
Bambini, covid-19 e scuola: quello che sappiamo basta per decidere?
Covid: ruolo dei bambini nelle scuole sulla trasmissione8 dicembre 2020.
Lancet Infectious Diseases.
Due articoli appena usciti su Lancet Infectious Diseases valutano l’impatto della
riapertura delle scuole in Inghilterra sulla
diffusione del virus Sars-Cov-2. Nel commento
Covid-19. Pochi contagi nelle scuole inglesi, ma la realtà è più complessa di quanto sembri vengono enfatizzate le conclusioni a cui è giunto lo studio. I ricercatori sostengono quanto sia importante tenere sotto controllo la diffusione del virus nella comunità per proteggere l’ambiente scolastico e permettere alle scuole di restare aperte. L’opposto di quanto finora proposto: chiudere le scuole per proteggere la comunità.
Dibattito sulla riapertura delle scuole
27 novembre 2020.
Int J Environ Res Public Health.
Reopening Schools during the COVID-19 Pandemic: Overview and Rapid Systematic Review of Guidelines and Recommendations on Preventive Measures and the Management of Cases.
Date le prove limitate dell'efficacia della chiusura delle scuole nel contenere la pandemia e le conseguenze per i giovani, è essenziale riaprire le scuole con misure adeguate. Lo studio effettua una panoramica delle principali misure pianificate per l'anno accademico 2020-2021 all'interno della Regione Europea OMS e una revisione sistematica rapida dei database scientifici.
23 ottobre 2020. WHO EPI-WIN updates. COVID-19 transmission in schools: The latest on the Covid-19 global situation and the spread of Covid-19 in schoolsUna delle domande più preoccupanti oggi è quanto COVID-19 si diffonda a scuola.
- Sono stati segnalati pochi focolai nelle scuole dall'inizio del 2020
- Sono stati però pochi gli studi durante la chiusura delle scuole e la permanenza a casa. Stiamo imparando di più durante la loro riapertura
- La maggior parte delle infezioni riportate nei bambini sono state acquisite a casa
- Sono stati segnalati più focolai nelle scuole secondarie che nelle scuole primarie
- Gli studi suggeriscono che i bambini al di sotto dei 10 anni sono meno sensibili e meno contagiosi di quelli più grandi
- Nelle epidemie scolastiche, era più probabile che il virus fosse stato introdotto da personale adulto
- La trasmissione tra colleghi era la più comune, tra il personale scolastico e gli studenti era meno comune e tra studente e studente la più rara
- I primi studi di modellizzazione hanno suggerito che la chiusura delle scuole riducesse la trasmissione nella comunità meno di altri interventi di distanziamento sociale.
29 settembre 2020. JAMA. The US Centers for Disease Control and Prevention Say that Young Children in Childcare Centers Can Spread COVID-19I bambini piccoli possono contrarre la malattia da coronavirus 2019 presso le strutture di assistenza all'infanzia e diffondere il virus ad altri contatti stretti, secondo i risultati di un
nuovo studio dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC).
Public Health England. Prospective active national surveillance of preschools and primary schools for SARS-CoV-2 infection and transmission in England, June 2020 (sKIDs COVID-19 surveillance in school KIDs)Studio prospettico nazionale nelle scuole materne e primarie britanniche a partire dal 1 giugno a metà luglio con l'analisi dei casi tra i bambini.
WHO Europe. Cross-Country Analysis. What strategies and approaches are countries implementing within schools both in response to COVID-19 and to localized outbreaks?
Questa analisi esamina le strategie attuate dai
paesi in tutta la regione europea sia per quanto riguarda la
riapertura delle scuole, che nelle risposte a
focolai localizzati in contesti scolastici e nelle comunità.
Eurosurveillance.
Surveillance of COVID-19 school outbreaks, Germany, March to August 2020
Nel complesso in Germania sono stati segnalati solo
pochi e per lo più piccoli focolai nelle scuole, suggerendo che le
misure di contenimento si sono rivelate efficaci per ridurre la trasmissione di SARS-Cov-2: distanziamento sociale, rigorosa igiene delle mani, personale e degli ambienti, frequenti ricambi d'aria nelle classi, mascherine indossate sia all'interno che all'esterno delle aule.
Eurosurveillance. Transmission of SARS-CoV-2 in children aged 0 to 19 years in childcare facilities and schools after their reopening in May 2020, Baden-Württemberg, GermanySono stati analizzati i casi di coronavirus in bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 19 anni, che frequentavano scuole / strutture per l'infanzia, per valutare il loro ruolo nella trasmissione di SARS-CoV-2 dopo la riapertura nel maggio 2020 nel Baden-Württemberg, Germania. La trasmissione da bambino a bambino nelle scuole / strutture per l'infanzia è apparsa molto rara. Gli autori ipotizzano che, con l'
uso delle mascherine e il
frequente ricambio d'aria nelle stanze, i
tassi di trasmissione nelle scuole / strutture per l'infanzia rimarranno bassi nel prossimo trimestre, anche in caso di aumento delle dimensioni dei gruppi classe.
Riapertura delle scuole negli Stati Uniti. 29 luglio 2020. NEJM. Reopening Primary Schools during the Pandemic Molti genitori ed educatori sono ragionevolmente preoccupati che un piano di riapertura su larga scala possa garantire sicurezza a studenti, personale scolastico e famiglie, dati gli alti livelli di trasmissione in molte regioni degli Stati Uniti. Il contagio è una preoccupazione soprattutto nelle scuole che servono comunità di colore prevalentemente a basso reddito, poiché tali scuole sono spesso sovraffollate e le famiglie i cui figli le frequentano sono particolarmente a rischio per Covid-19. Sarebbe meglio - e le prove di molti paesi dimostrano che è possibile - abbassare i tassi di trasmissione nella comunità mediante rigorose misure di controllo quest'estate in modo che le scuole possano riaprire in autunno con un livello accettabile di sicurezza.
Riapertura delle scuole in UK. The Lancet. 3 agosto 2020.
Determining the optimal strategy for reopening schools, the impact of test and trace interventions, and the risk of occurrence of a second COVID-19 epidemic wave in the UK: a modelling studyLa
tracciabilità dei contatti e le misure di controllo dell'epidemia sono
essenziali per la riapertura sicura delle scuole durante la pandemia di COVID-19, secondo due studi pubblicati su The Lancet Child & Adolescent Health. Uno
studio di modellizzazione suggerisce che la riapertura delle scuole del Regno Unito a settembre deve essere combinata con un'elevata copertura della
strategia test-tracciamento-isolamento per evitare una seconda ondata di COVID-19. Mentre uno studio separato che analizza i dati in tempo reale dalla prima ondata dell'epidemia di COVID-19 nel
Nuovo Galles del Sud, in Australia, rileva
bassi livelli di trasmissione di COVID-19 nelle scuole e negli asili, suggerendo che le scuole possono operare in sicurezza se vengono prese efficaci misure di controllo del virus. Combinati questi studi dimostrano che test efficaci e tracciabilità dei contatti saranno essenziali per l'apertura in sicurezza delle scuole durante la pandemia di COVID-19.
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12 luglio 2020. Child Adolesc Ment Health. Debate: COVID-19 and psychological well-being of children and adolescents in ItalyDa marzo, i bambini e gli adolescenti italiani si sono trovati ad affrontare chiusure scolastiche, che hanno causato un'interruzione nella routine quotidiana di milioni di giovani e delle loro famiglie. Ad oggi, nonostante la lenta riapertura, il governo ha deciso di mantenere chiuse le scuole per l'intero anno accademico. Esistono già prove del fatto che la quarantena e l'isolamento sociale abbiano avuto un impatto negativo sul benessere psicologico dei bambini e degli adolescenti. Inoltre, questa situazione riguarderà principalmente quei bambini e adolescenti con preesistenze vulnerabilità e coloro che soffrono di disturbi mentali.
9 giugno 2020. Ital J Pediatr. COVID-19 and the Re-Opening of Schools: A Policy Maker's Dilemma Per contrastare l'epidemia, diversi paesi hanno messo in atto tra le misure restrittive la chiusura delle scuole. Tuttavia, man mano che le conoscenze sulla malattia progrediscono, le prove cliniche hanno dimostrato che i bambini hanno principalmente una malattia asintomatica o lieve. Inoltre, il lockdown e la chiusura della scuola potrebbero avere conseguenze negative sui bambini, influenzando la loro vita sociale, istruzione e salute mentale.
Sembra plausibile che la riapertura delle scuole dell'infanzia e delle scuole primarie possa essere considerata nelle prime fasi di recupero, mettendo in atto misure per farlo in sicurezza, come il mantenimento della distanza sociale, la riorganizzazione delle classi in gruppi più piccoli, la fornitura di un'adeguata sanificazione per spazi, mobili e giocattoli, la pronta individuazione dei casi nell'ambiente scolastico e la loro tracciabilità.
I decisori hanno il compito di bilanciare i pro e i contro della strategia di riapertura delle scuole, tenendo conto delle conseguenze psicologiche, educative e sociali per i bambini e le loro famiglie e delle disparità e disuguaglianze socio-economiche che potrebbero essere amplificate.
28 maggio 2020. GMS Hyg Infect Control. Children and Adolescents in the CoVid-19 Pandemic: Schools and Daycare Centers Are to Be Opened Again Without Restrictions. The Protection of Teachers, Educators, Carers and Parents and the General Hygiene Rules Do Not Conflict With ThisSecondo l'opinione delle società mediche di igiene e pediatria che sottoscrivono la dichiarazione, le analisi finora pubblicate relative alla trasmissione di SARS-CoV-2 e al diffondersi di CoVid-19 mostrano che i bambini svolgono un ruolo molto meno significativo nella diffusione del virus rispetto agli adulti.
Tenendo conto dei tassi di infezione e delle risorse disponibili, asili nido, scuole materne e scuole elementari dovrebbero essere prontamente riaperte. Per i bambini, ciò dovrebbe essere possibile senza restrizioni eccessive, come il raggruppamento in gruppi molto piccoli, l'implementazione di barriere, distanziamento sociale o indossare mascherine. Un fattore più decisivo della dimensione del gruppo è il problema della costanza dei membri del gruppo e di evitare di mescolarsi. Ai bambini possono essere insegnate regole di igiene di base come il lavaggio delle mani e un comportamento igienico attento quando entrano in contatto con gli altri durante i pasti e/o quando usano i servizi igienici.
Indipendentemente dalle misure di prevenzione attuate per bambini e adolescenti, la protezione di insegnanti, educatori e caregiver è cruciale (ad esempio, il mantenimento di una distanza adeguata dagli altri, l'uso di mascherine, la disinfezione delle mani e regolari pool testing).
I bambini di età superiore ai 10 anni e gli adolescenti sono più in grado di comprendere e conformarsi attivamente a specifiche norme igieniche. Per questo gruppo, mantenere una distanza adeguata dagli altri (1,5 metri), indossare una protezione per la bocca e il naso (ogni volta che non stanno seduti nelle loro classi assegnate) e un'istruzione sulle regole di base di prevenzione delle infezioni può fornire maggiori opzioni per normalizzare le attività di insegnamento.
13 maggio 2020. JAMA Pediatrics.
School Closure During the Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Pandemic: An Effective Intervention at the Global Level?Mentre la chiusura delle fabbriche e l'evitamento di altre interazioni sociali insieme al corretto lavaggio delle mani rimangono le misure migliori per ridurre il carico totale di COVID-19, l'utilità della chiusura della scuola può essere discussa. Leggi anche l'editoriale:
School Reopening—The Pandemic Issue That Is Not Getting Its Due
24 aprile 2020. Eur J Phys Rehabil Med.
COVID-19 and child disabilities: whom to protect and howLe misure di distanziamento sociale durante la pandemia COVID-19 hanno comportato la sospensione di diverse attività, tra le quali servizi di riabilitazione e scuole. Gli autori sostengono che non sia semplice individuare le misure da adottare, ma sia necessario cercare soluzioni che salvaguardino la salute di tutti, con una particolare attenzione a bambini con disturbi del neurosviluppo, malattie neuromuscolari e, in generale, bambini con malattie rare e maggiormente vulnerabili. Ad esempio, citano l’approccio della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER) in materia di teleriabilitazione. La lettera è interessante per il focus sulla necessità di considerare e far fronte ai bisogni di bambini e adolescenti con disabilità nell’ambito della riabilitazione, proponendo soluzioni che possano essere utili durante la pandemia, ma adottabili anche successivamente per migliorare la sostenibilità dell’assistenza sanitaria.
14 aprile 2020. The Lancet.
Mental health effects of school closures during COVID-19Un aspetto a cui solo recentemente è stata posta attenzione, anche in Italia, è quello della chiusura delle scuole e dei servizi per l’infanzia e delle ricadute sulla salute dei bambini, dai piccolissimi agli adolescenti.
Per i bambini e gli adolescenti con bisogni di salute mentale, tali chiusure significano una mancanza di accesso alle risorse che di solito hanno attraverso le scuole. In un sondaggio dell'ente benefico per la salute mentale YoungMinds, che includeva 2111 partecipanti fino a 25 anni con una storia di malattia mentale nel Regno Unito, l'83% ha dichiarato che la pandemia ha peggiorato le loro condizioni. Il 26% ha dichiarato di non essere in grado di accedere al supporto per la salute mentale; i gruppi di supporto alla pari e i servizi faccia a faccia sono stati cancellati e il supporto telefonico o online può essere una sfida per alcuni giovani.
6 aprile 2020. The Lancet Child & Adolescent Health.
School closure and management practices during coronavirus outbreaks including COVID-19: a rapid systematic review107 paesi hanno implementato la chiusura delle scuole da marzo 2020. Nella review sono stati inclusi 16 di 616 articoli identificati. La chiusura delle scuole è stata rapidamente implementata in tutta la Cina continentale e Hong Kong. Tuttavia, non vi sono dati certi circa il contributo della chiusura al controllo della trasmissione.
Recenti studi di modellizzazione di COVID-19 prevedono che la chiusura delle scuole da sola impedirebbe solo il 2-4% dei decessi, molto meno di altri interventi di allontanamento sociale. I decisori politici devono essere consapevoli che la chiusura scolastica per COVID-19 deve essere combinata a misure di allontanamento sociale.
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