21/7/2021

Efficacia dei vaccini Covid-19: attenzione all’effetto paradosso nell'interpretazione dei dati, avverte ISS

www.iss.it
L'Istituto superiore di sanità (ISS) in una delle FAQ sui vaccini cerca di dare risposta anche ad alcuni dei dubbi che molte persone condividono sull'efficacia della vaccinazione Covid-19.

Per questo abbiamo deciso di pubblicare per esteso la FAQ Vaccinati e non, il confronto tra i casi ci dice che il vaccino funziona, aggiungendo soltanto brevi titoli esplicativi ai capoversi.

Efficacia della vaccinazione: come leggere correttamente i dati

Se le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura si verifica l’"effetto paradosso", per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati.

In questi casi però, l’incidenza (intesa come il rapporto tra il numero dei casi e la popolazione) è circa dieci volte più bassa nei vaccinati rispetto ai non vaccinati. Questi numeri se letti correttamente, quindi, ribadiscono quanto la vaccinazione sia efficace.

Protezione dall’infezione, dai ricoveri e da esiti fatali

La vaccinazione anti-COVID-19, come accade per tutte le vaccinazioni, non protegge il 100% degli individui vaccinati. Attualmente sappiamo che la vaccinazione anti-COVID-19, se si effettua il ciclo vaccinale completo, protegge all’88% dall’infezione, al 94% dal ricovero in ospedale, al 97% dal ricovero in terapia intensiva e al 96% da un esito fatale della malattia.

Casi limitati nei vaccinati

È quindi possibile ed atteso un limitato numero di casi di infezione, di ricoveri ospedalieri, di ricoveri in terapia intensiva e di decessi anche tra i vaccinati, in numero estremamente più basso se confrontati a quelli che si verificano tra i soggetti non vaccinati.

Proporzione tra vaccinati e rischio di infezione: l’effetto paradosso”

Con l’aumentare della copertura vaccinale decresce il numero dei casi proprio per l’efficacia della vaccinazione: questo comporta che i pochi casi tra i vaccinati possano apparire proporzionalmente numerosi; in gruppi di popolazione con una copertura vaccinale altissima, la maggior parte dei casi segnalati si potrebbe così verificare in soggetti vaccinati, solo perché la numerosità della popolazione dei vaccinati è molto più elevata di quella dei soggetti non vaccinati.

Questo è un paradosso, atteso e ben conosciuto, che bisogna saper riconoscere per evitare preoccupazioni e perdita di fiducia nella vaccinazione.
vaccinati non iss

Sistemi di sorveglianza e dati sui casi di malattia “evitata”

I sistemi di sorveglianza, inoltre, non rendono evidenti i casi di malattia evitati dalla vaccinazione, ma fanno emergere solo quelli che si ammalano malgrado la vaccinazione.

Riduzione del rischio di trasmissione e della comparsa di nuove varianti del virus

Il vaccino, quando somministrato con l’intero ciclo, è efficace a proteggere la popolazione. Tuttavia, va ricordato che più il virus circola, ad esempio, per una copertura vaccinale non ottimale in tutte le fasce di età e/o per il non rispetto delle restrizioni, maggiore è il rischio che il virus venga trasmesso a soggetti a rischio di malattia severa, anche se vaccinati e favorire il fenomeno della comparsa di nuove varianti.


Per saperne di più:

quadratino ISS. FAQ sui vaccini: Vaccinati e non, il confronto tra i casi ci dice che il vaccino funziona